Quando si pensa agli anni settanta nel calcio, la mente va a partite noiose con squadre abbottonate che spesso si concludono a reti inviolate. Invece quella della Coppa delle Coppe 1975/76 è una finale scoppiettante con ben sei gol, questo per merito dei vincitori belgi dell’Anderlecht, autori di una prestazione memorabile. La squadra di Bruxelles, all’epoca ancora RSC Anderlechtois, si rende protagonista di un cammino davvero ammirevole. Sconfitti Rapid Bucuresti, FK Borac, Wrexham e Sachsenring Zwickau, in finale nello stadio Heysel di casa trovano gli inglesi del West Ham, veterani della competizione.
Questo impianto evoca brutti ricordi ai tifosi italiani: nel 1985 vi si sarebbe disputata la finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool, durante la quale una carica degli hooligans inglesi avrebbe provocato la morte di 39 tifosi, 32 dei quali italiani, e oltre seicento feriti. A tutt’oggi si tratta di una ferita aperta per il movimento calcistico europeo.
La stella Rob Rensenbrink
I bianchi di casa hanno in squadra la punta olandese Rob Rensenbrink, stella del calcio totale ai mondiali del 1974 e del 1978 e autore di 33 reti con la maglia dell’Anderlecht nelle competizioni europee. Dotato di un dribbling ubriacante, uno scatto e una tecnica pari a quella di Johan Cruijff, è un fuoriclasse di livello assoluto. Al suo fianco il compatriota Arie Haan, anche lui protagonista della grande Arancia Meccanica.
Ci sono poi il portiere Jan Ruiter, François Van der Elst e lo sfortunato Ludo Coeck, centrocampista detto “Boom Boom” per la potenza del tiro, morto il 7 ottobre 1985 in un incidente stradale dopo avere partecipato ad una trasmissione televisiva. Il gioco dei belgi è arioso, spettacolare, e si guadagna le lodi della stampa continentale.
La finale della Coppa delle Coppe 1975/76
Il West Ham di Ron Greenwood non è quello degli anni d’oro ma può contare su Trevor Brooking e sulle punte Bryan Robson, Bill Jennings e Pat Holland. Il 5 maggio 1976 le due squadre si affrontano e a passare sono gli inglesi al 28°. Rensenbrink pareggia al 42°, poi nella ripresa François Van der Elst segna il 2-1 ma Bryan Robson pareggia al 68°. Sempre Rensenbrink su rigore porta l’Anderlecht sul 3-2 e nel finale Van der Elst segna il definitivo 4-2.