Ad aggiudicarsi la Coppa delle Coppe 1978/79 è il Barcellona, al primo trofeo europeo dopo la finale di Coppa delle Fiere persa nel 1972. I blaugrana possono schierare un centrocampo stellare in cui giganteggiano l’olandese Johan Neeskens, caposaldo dell’Olanda del calcio totale, e Juan Manuel Asensi. L’onere di insaccare la palla in fondo al sacco è invece affidato al bomber austriaco Hans Krankl, reduce dai mondiali del 1978 in cui aveva realizzato il gol della vittoria contro la Germania. Dopo il ritiro dal calcio giocato, Krankl avrebbe intrapreso la carriera da allenatore facendo anche il cantante con il nome d’arte di Johann K.
La Coppa delle Coppe 1978/79: il cammino del Barcellona
Il Barcellona supera Shakhtar Donetsk, Anderlecht, Ipswich e infine i belgi del Beveren in semifinale. A sbarrargli la strada per la coppa trova il Fortuna Dusseldorf, ostica compagine tedesca che in attacco può schierare i fratelli Thomas e Klaus Allofs. Le due squadre si affrontano a Basilea e il pronostico pende decisamente dalla parte degli spagnoli, ma non si può mai dire.
Una formazione del Barcellona per la stagione 1978/79.
Contrariamente alle attese, la partita è emozionante e a tratti bellissima: dopo cinque minuti catalani in vantaggio con José Vicente Sánchez ma Klaus Allofs firma il pareggio dopo soli tre giri di lancette. Il talentuoso Asensi riporta in vantaggio i catalani dopo il trentesimo ma Seel al 41° fa due a due. Si va ai supplementari e al 104° Carles Rexach, catalano purosangue cresciuto nella cantera blaugrana, segna il 3-2. Il solito Krankl arrotonda il risultato ma ancora Seel accorcia le distanze al 114°, rendendo palpitanti gli ultimi minuti del match.
Il risultato tuttavia non cambia più e il Barcellona può alzare al cielo il primo trofeo europeo, tredici anni prima della Coppa dei Campioni di Romario contro la Sampdoria e trenta prima del tiki taka di Messi e Xavi. Una stagione da ricordare.
