La Coppa delle Coppe 1979/80 è stata la ventesima. Ad aggiudicarsela è stata una compagine spagnola, il Valencia, che poteva vantare alcuni giocatori di livello tra cui Mario Kempes, argentino di origini tedesche e italiane avvicinatosi al calcio per merito del padre carpentiere. Temuto per la velocità e la potenza del tiro, Kempes giocava da ala o al limite da seconda punta e divenne letale in coppia con Leopoldo Luque nella nazionale argentina. Ai mondiali del 1978 fu capocannoniere con sei reti e nominato miglior giocatore della competizione. Non è un caso che Diego Armando Maradona dichiaro che “Kempes mise il calcio argentino sulla mappa del calcio mondiale”.
C’era poi Rainer Bonhof, brillante centrocampista che con la Germania Ovest divenne campione del mondo nel 1974 e campione d’Europa nel 1972 e nel 1980. Un brutto infortunio gli stroncò la carriera nel 1983, ma da assistente di Berti Vogts vinse anche gli Europei del 1996. Ricardo Arias, leader di una difesa inespugnabile, ha giocato per il Valencia dal 1976 al 1992 con 411 presenze e tre reti. Con i bianchi ha vinto la Coppa di Spagna del 1979, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea nell’anno successivo. In panchina c’era la leggenda Alfredo di Stefano, bandiera del Real Madrid dei tempi d’oro.
Coppa delle Coppe 1979/80: la finale
Gli spagnoli trovarono in finale l’Arsenal di Stapleton e Sunderland. La partita, allo stadio Heysel di Bruxelles e arbitrata dal cecoslovacco Vojtech Christov, fu nervosa e poco spettacolare. Il risultato non si schiodò dallo zero a zero e ci vollero i rigori. Dopo gli errori di Mario Kempes e Liam Brady nei tiri iniziali, seguirono nove reti finché il portiere valenciano Pereira non riuscì a parare l’esecuzione di Graham Rix. Dopo i catalani del Barcellona, il Valencia poté quindi alzare al cielo l’ambito trofeo.