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Dito di Caprivi in Namibia

Il Dito di Caprivi in Namibia

Se controllate su un atlante la zona dell’Africa meridionale, noterete che la Namibia ha una protuberanza che si diparte dall’angolo nordorientale. Questo territorio è noto come Dito di Caprivi, è lungo circa 450 chilometri e ha una larghezza variabile fra i 32 e i 105 per una superficie approssimativa di 18000 chilometri quadrati. Esso confina a nord con l’Angola e Zambia a settentrione e con il Botswana a sud, vi abitano circa centomila persone e la città principale è Katima Mulilo, sul fiume Zambesi.

Il dito di Caprivi in Namibia

Il Dito di Caprivi (foto con licenza Creative Commons)

Il dito di Caprivi in Namibia

Il Dito di Caprivi è nato alla fine dell’Ottocento: allora la zona era parte dell’Africa sud-orientale tedesca e per i teutonici era strategico guadagnare un accesso al fiume Zambesi. Di qui il trattato di Helgoland-Zanzibar del 1 luglio 1890 con il quale l’impero tedesco acquisiva questa striscia di terra dall’Impero britannico. Il nome deriva dal Cancelliere in servizio in quell’anno, Georg Leo Graf von Caprivi. Dopo la Prima guerra mondiale i tedeschi persero tutte le loro colonie, ma il Dito di Caprivi rimase legato al Sudafrica e successivamente alla Namibia quando divenne indipendente.

Elefanti, natura ma anche instabilità

Come si vive nel “dito”? Gli abitanti della zona prevalentemente dediti all’agricoltura parlano varie lingue riconducibili alla famiglia Bantu, mentre il silozi può essere considerata una lingua franca così come l’inglese. La zona, ricca di risorse minerali, vanta una natura lussureggiante ed è attraversata dal passaggio degli elefanti dal Botswana verso lo Zambia e l’Angola. Nella zona si trovano il Bwabwata National Park, il Mudumu National Park e lo Nkasa Rupara National Park.

Il Dito di Caprivi in Namibia

Foto di Jessie Crettenden da Pexels

L’area del Dito di Caprivi è sempre stata calda dal punto di vista geopolitico. Durante la Guerra civile in Rhodesia tra il 1964 e il 1979 si trovò al centro di scorribande e incursioni militari di varie fazioni. Negli anni novanta si è verificato il conflitto di Caprivi tra il governo centrale della Namibia e il Caprivi Liberation Army (CLA) guidato da Mishake Muyongo. La crisi ebbe il suo culmine il 2 agosto 1999 quando un gruppo del CLA lanciò un attacco a Katima Mulilo occupando la stazione radio e una caserma, ma l’esercito riprese la città in pochi giorni.

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