Alcuni attori hanno impiegato anni per guadagnarsi un lembo di notorietà ad Hollywood, altri sono diventati delle star poco dopo aver abbandonato il passeggino! Ma non tutti gli “enfant prodige” hanno proseguito la propria carriera in età adulta. Molti, dopo un inizio folgorante, hanno capito che la loro strada era un’altra. Qualcuno non ha retto alla pressione ed è caduto nella droga e nell’alcol. Ecco 5 attori famosi da bambini che oggi vivono nell’anonimato.
Macaulay Culkin
Alzi la mano chi dubitava che il bimbo che trent’anni fa sbancava i botteghini con “Mamma ho perso l’aereo” e “Richie Rich” avesse di fronte un avvenire radioso. Capelli biondi, frangetta impenitente e sorriso da discolo, era il pargolo che ogni genitore dei primi anni novanta sognava di avere. A 12 anni aveva già accumulato un patrimonio di decine di milioni di Dollari.
Ma la vita reale di Macaulay Culkin era decisamente poco felice. I suoi genitori non erano sposati e andarono in causa per stabilire chi dovesse avere la custodia del bambino e, soprattutto, gestire i suoi soldi. Dal 1994 la sua carriera prese una china discendente e con l’adolescenza iniziò a fare uso di farmaci e droghe. Oggi è un quarantenne dall’aria vissuta, ma sembra che il peggio sia alle spalle. Vive a Parigi e, tranne qualche particina in alcuni film, preferisce tenersi lontano dalle luci della ribalta.
Mara Wilson
Negli anni novanta Mara Wilson è stata una delle bambine più famose d’America grazie ai film “Mrs. Doubtfire” e “Matilda 6 mitica”. Questa bambina dall’aspetto pestifero ha conquistato il cuore degli spettatori e il portafogli dei produttori, aggiudicandosi nel 1995 lo ShoWest Award come “giovane stella dell’anno”. All’apice della carriera non aveva più bisogno di fare un’audizione ma veniva scelta automaticamente per la parte.
Nel 2000 però, dopo essere apparsa in “Thomas and the Magic Railroad”, ha deciso di farla finita col cinema ad appena 13 anni. In seguito ha motivato la sua scelta sostenendo che fare film è noioso, ripetitivo e limita la creatività. Durante l’adolescenza le è stato diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione che, però, non le ha impedito di laurearsi al College. Oggi lavora come doppiatrice e si dedica al teatro. Nel 2016 si è dichiarata bisessuale.
Ariana Richards
Nata nel 1979, Ariana Richards ha iniziato a recitare fin dalla più tenera età apparendo anche in “Tremors” del 1990. Ma è con il ruolo di Lex Murphy in “Jurassic Park” di Steven Spielberg che ha raggiunto la fama mondiale. A quanto pare, avere a che fare con T-Rex e Velociraptor clonati su un’isola tropicale da un miliardario eccentrico non faceva per lei.
All’apice del successo, Ariana ha detto basta con il cinema per seguire la sua passione per l’arte. Nel 2001 si è laureata in Fine Art and Drama allo Skidmore College ed è diventata un’apprezzata pittrice influenzata dall’impressionismo. Oggi vive a Salem in Oregon, è sposata, ha una figlia ed espone le sue opere nelle gallerie d’arte.
Carrie Henn
In questo caso non c’è nessuna famiglia di attori alle spalle, nessuna passione innata ma solo un colpo di fortuna. Nel 1984 Carrie Henn aveva otto anni e stava seduta nella mensa della sua scuola quando fu notata da alcuni impresari cinematografici. Poco tempo dopo fu invitata ai Pinewood Studios di Londra per fare un provino per il film di fantascienza “Aliens: scontro finale” di James Cameron.
Henn ottenne la parte perché era l’unica bambina che non sorrideva dopo aver detto la battuta, cosa non gradita in un film dove se ti va bene esplodi e se ti va male vieni imbozzolato da gigantesche creature aliene. La pellicola ebbe un successo enorme ma Carrie decise che la recitazione non faceva per lei. Oggi lavora come insegnante ma occasionalmente partecipa ai raduni dei fan del film e si è sempre tenuta in contatto con la protagonista Sigourney Weaver.
Michael Oliver
Nato a Los Angeles, California, Michael Oliver ha iniziato a recitare quando aveva appena 2 anni. Dopo essere apparso con gli occhiali in una pubblicità della Chevron, fu rintracciato e scritturato dai produttori come protagonista del film “Piccola peste” con il compianto John Ritter. La pellicola ebbe un sequel dal titolo “Piccola peste torna a far danni”. Oliver conquistò tutti grazie alle lentiggini e al sorriso diabolico.
Presto però arrivarono i problemi. La Universal Pictures denunciò per estorsione la madre di Michael, Dianne Ponce, perché la donna aveva minacciato di non fare recitare il figlio in “Piccola peste torna a far danni” se la compagnia non avesse aumentato il compenso a 500.000 $. Il giudice diede ragione alla Universal. Oggi Oliver lavora nel campo della tecnologia ma afferma di non avere rimpianti e di godersi la sua vita lontano dai riflettori.