Tutti conoscono la Torre di Pisa o il Partenone di Atene, monumenti di eccezionale valore storico. Altre costruzioni sono meno famose ma possiedono un fascino legato a una storia particolare. È il caso della Tokyo Tower, una torre per le telecomunicazioni situata nel quartiere Minato della capitale giapponese. La torre è la seconda struttura artificiale più alta del Giappone coi suoi 333 metri e ha una spiccata somiglianza con la celebre Torre Eiffel di Parigi, il simbolo della ville lumière eretta nel 1889.
Più alta ma meno pesante
La storia della Tokyo Tower è più recente. Venne costruita nel 1958 perché serviva una nuova antenna di trasmissione alla NHK e ad altre emittenti. In origine doveva essere più alta dell’Empire State Building per simboleggiare il ruolo del Giappone come nuova potenza mondiale, ma alla fine venne alta “solo” 333 metri. A realizzarla fu l’esperto architetto Tachu Naito della compagnia Nikken Sekkei Ltd., che si ispirò alla “collega” francese. La nuova struttura poteva resistere a tifoni di duecento chilometri orari e terremoti di magnitudo devastante. Composta di acciaio riciclato dai vecchi carri armati della Guerra di Corea, venne dipinta di bianco e di arancione in conformità alle norme internazionali di sicurezza aerea. La Tokyo Tower, alta tredici metri in più della Torre Eiffel, pesa solo 4000 tonnellate invece delle 7300 della “collega” parigina. Al 2021 è la più alta struttura autoportante in acciaio del mondo.
La Tokyo Tower come attrazione turistica
Sebbene la sua funzione originaria fosse quella di antenna radiotelevisiva, la Tokyo Tower divenne fin da subito uno dei siti turistici più popolari del Giappone e dal 1958 a oggi è stata visitata da 150 milioni di persone. Alla sua base si trova il FootTown, una palazzina di quattro piani con ristorante, museo e vendita di souvenir. Da qui i turisti possono prendere gli ascensori per raggiungere l’Osservatorio Principale a 150 metri di altezza. Già da qui il panorama è mozzafiato. Qui si organizzano spesso concerti e spettacoli di cabaret. Chi se la sente di proseguire può salire su un altro ascensore per raggiungere l’Osservatorio Speciale a 250 metri. Da qui l’occhio spazia su tutta la baia di Tokyo e nelle giornate limpide l’occhio arriva a vedere anche il lontano Monte Fuji.
Nelle vicinanze della Tokyo Tower
Se non si è troppo stanchi dopo aver visto la torre, si possono visitare i numerosi templi nei dintorni. Proprio a due passi si trova l’affascinante tempio buddista Zojo-ji eretto nel 1393 e danneggiato durante la Seconda guerra mondiale. Non meno suggestivo è il santuario Atago-jinja, un tempio scintoista costruito nel 1603 e usato anche come punto di osservazione contro gli incendi. Impossibile dimenticare il parco Shiba, una scenografica oasi di verde in mezzo ai grattacieli: vi si trova un albero di cedro piantato da Ulysses S. Grant, presidente degli Stati Uniti dal 1869 al 1877.