Ad aggiudicarsi la Coppa delle Coppe 1970/71 fu un’altra squadra inglese, il Chelsea di Dave Sexton. Dopo aver fatto fuori Aris Salonicco col risultato complessivo di 6-2, CSKA Sofia con due 1-0, Club Bruges dopo una dura battaglia ai supplementari, i londinesi ebbero la meglio sui campioni in carica del Manchester City per 1-0 in entrambe le partite. L'edizione fu la prima a coinvolgere tutte le rappresentative continentali, visto l'ingresso dei vincitori della Coppa d'Albania.

In finale, i bleus avrebbero incontrato i leggendari blancos del Real Madrid di Miguel Muñoz. Gli spagnoli, il cui nome incuteva sempre timore, superarono gli scozzesi dell’Hibernians, gli austriaci del Wacker Innsbruck e i gallesi del Cardiff City. In semifinale gli olandesi del PSV furono eliminati dopo lo 0-0 in Olanda e il 2-1 del Bernabeu.

I festeggiamenti dei blues.

La finale si giocò ad Atene, più esattamente al Pireo. I bleus potevano contare sull'affidabile Peter Bonetti fra i pali, Ron Harris e John Dempsey in difesa, Peter Osgood in attacco. Il primo tempo terminò a reti inviolate. Nella ripresa al 10° il Chelsea passò in vantaggio con un rasoterra di Osgood, ma all’ultimo minuto gli spagnoli pareggiarono con Zoco dopo una mischia in area. Il risultato non si sblocca dopo i supplementari e, poiché all’epoca non esistevano i rigori, si dovette ripetere la partita.

Le squadre furono di nuovo di fronte 48 ore dopo, sempre arbitrata dallo svizzero Rudolf Scheurer. Il Chelsea passò in vantaggio al 33° con John Dempsey sugli sviluppi di un calcio d’angolo, seguito dal raddoppio di Osgood prima dell’intervallo. Le Merengues protestarono per un calcio di rigore non concesso e nel secondo tempo segnarono con Sebastián Fleitas, ma senza riuscire a rimontare. Il Chelsea si aggiudicò la Coppa delle Coppe 1970/71, terza squadra di Londra ad aggiudicarsi il trofeo.